Era una grande raccontastorie mia nonna, a volte li cantava purè.
Rimanevo sempre affascinata ad ascoltare i suoi racconti. Dalla sua bocca ho conosciuto per la prima volta Cenerentola, Biancaneve, Hansel e Gretel, diverse parabole dei Vangeli e poi Gulliver e ancora Cristoforo Colombo e i suoi viaggi e scoperte e perfino Violetta di Traviata, Il canto dei prigionieri del Nabuco, la storia d'amore di Otello e Desdemona e quella di Romeo e Giulietta.
Il pittore è Ferdinand Georg Waldmüller, nato a Vienna il 15 gennaio 1793 e morto in Hinterbrühl il 23 agosto 1865; è stato un pittore e scrittore austriaco, considerato con Friedrich von Amerling il più grande ritrattista austriaco del XIX secolo.
Waldmüller si dedicò inizialmente alla pittura miniaturista e all'esecuzione di scenografie teatrali per poi arrivare alla pittura di paesaggi, di ritratti e di genere diventando un vero maestro in tutti questi settori. Fu molto critico nei confronti della pittura accademica e fu un fervente sostenitore della pittura all'aria aperta e degli studi secondo natura.
Attraversando la periferia e i dintorni di Vienna
alla ricerca di nuovi motivi e di una bella luce solare entrò in contatto con i
rappresentanti della popolazione contadina e della popolazione che viveva al di
fuori delle mura della città.
Furono proprio essi, la loro vita, le loro feste,
le loro gioie e malattie ecc. a dominare la tematica dei dipinti di genere
caratteristici di Waldmüller. E' da sottolineare che queste raffigurazioni non
avevano uno scopo istruttivo o moraleggiante, ma si proponevano di "descrivere degli
avvenimenti".
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